Noi che andiamo in moto ce ne siamo accorti subito. Da quando, a causa del Covid 19 (per limitare l'uso dei mezzi pubblici di trasporto urbano ed evitare così contagi), è stato consentito la micromobilità nelle città, sulle strade è il caos.
Perché? Perché come spesso accade le regole non si rispettano. Un monopattino elettrico dovrebbe andare, per esempio, ad una velocità massima di 25 km/h eppure in vendita se ne trovano tantissimi modelli che vanno oltre i 25 per arrivare anche a 80 km/h.
Il conducente del monopattino elettrico non ha obbligo del casco eppure se dovesse cadere a 25 km/h o ad 80 km/h potrebbe farsi davvero molto male.
I conducenti dei monopattini non rispettano, molto spesso, specie gli stranieri che li usano come mezzi di trasporto abituali, le corsie di marcia per cui non è raro incontrare un monopattino in controsenso.
I monopattini non richiedono assicurazione per cui se causano incidenti - i loro conducenti - stanno più o meno tranquilli. Se sono stranieri, come troppo spesso si incontrano, non vi risarciranno neanche il danno.
I monopattini non hanno obbligo di luci di segnalazione (le frecce) e non tutti i conducenti segnalano lo spostamento con le braccia.
Il conducente del monopattino, inoltre, non può andare su strade extraurbane o urbane a scorrimento veloce salvo poi incontrare il solito migrante "risorsa" che lo guida pure in autostrada. Nessuno li ferma e li controlla però.
Perché noi motociclisti, allora, siamo costretti a pagare l'assicurazione, la tassa di circolazione, a comprare e indossare il casco, a far revisionare le moto, a sottoporci ai controlli periodici per il rinnovo della patente?
Ci sono mezzi a due ruote (i monopattini), incredibilmente equiparati alle biciclette anche se non ha senso, sulle nostre strade che non hanno alcun obbligo: neanche una targa di riconoscimento in caso di incidente e fuga. Spesso i conducenti dei monopattini, specie gli stranieri, non conoscono neanche le regole della strada, non conoscono la segnaletica verticale e orizzontale. Sono un pericolo, insomma, anche per se stessi.
Ci sembra poco corretto e ingiusto. Assolutamente iniquo. Le regole dovrebbero essere per tutti anche se con le giuste differenze.
La sicurezza, però, deve essere per tutti: anche per chi si vede arrivare davanti, in controsenso, un monopattino.
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